Le leggende della Torino Magica, città dove la magia nera e la magia bianca si intrecciano nel dare vita a un diffuso culto esoterico dal grande fascino, divengono non solo lo sfondo ma il vero punto di partenza per una storia dalle tinte noir. L’esoterismo che aleggia sulla città entra prepotentemente nelle trame e nei personaggi di Killer Tattoo: la strana coppia, l’ultimo romanzo di Daniela Schembri Volpe pubblicato da Castelvecchi all’interno della collana Tasti.
Dafne, donna sola separata dal marito e madre di Manuel, si guadagna da vivere come guida turistica presso la Tourintour. Nella calda e afosa estate del 2016, la donna decide di raggiungere la sua amica Serena nell’isola di Gozo, dove Serena abita insieme al compagno, mentre Manuel è impegnato in un corso di lingua inglese a Malta. Fin dall’arrivo in hotel, l’atmosfera acquisisce tinte noir con il ritrovamento, da parte della protagonista, di alcuni bigliettini dai disegni tanto inquietanti quanto indecifrabili. La sensazione di essere seguita da qualcuno con dubbie intenzioni raggiunge l’acme nel corso di una scampagnata con gli amici Serena e Dan, durante la quale Dafne rimane vittima di un attentato rivolto alla sua persona: qualcuno, nascosto nell’ombra tra gli alberi, sembra seriamente intenzionato a lapidarla. La donna però si salva, riportando solo una ferita, seppur dolente, alla gamba. Nel frattempo, qualcuno informa suo figlio Manuel dell’accaduto, allontanandolo dal suo gruppo di studio. Il ritrovamento di suo figlio, misteriosamente scomparso nel nulla da quel giorno, diviene l’ossessione di Dafne e il motore dell’azione narrativa che vede la protagonista viaggiare tra Gozo, Torino e Londra nel disperato tentativo di mettere insieme i pezzi di un puzzle apparentemente incomprensibile. Il filo conduttore che sembra legare la sparizione di suo figlio a quella di altri numerosi ragazzi e ragazze torinesi è un misterioso tatuaggio raffigurante lo ying e lo yang con racchiusi all’interno una tigre e un dragone.
Una trama aggrovigliata e ricca di personaggi apparentemente scollegati tra loro. Proseguendo nella storia si assiste a un moltiplicarsi di nomi, di elementi, di possibili piste d’indagine. Di tanto in tanto, a spezzare il viaggio e le ricerche di Dafne, il flusso di coscienza di S. Sconosciuto, uno psicopatico senza nome, certamente al centro del mistero che va sciogliendosi di pagina in pagina. Come legati da un filo invisibile, le storie dei diversi personaggi si incontrano quasi per caso, per poi allontanarsi e ritrovarsi aggrovigliati insieme in un finale che li vede tutti protagonisti di una vicenda ricca di suspense e colpi di scena.