Sì, siamo in guerra (finanziaria)

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Le metafore che vengono utilizzate in questo momento riguardo i vaccini sono le più disparate: prendere un aereo o immettersi nel traffico giornaliero risulterebbe molto più pericoloso percentualmente rispetto alla vaccinazione. Inoltre viene detto che tutti i farmaci hanno effetti collaterali negativi, basta guardare il bugiardino dell’aspirina. È vero. Io concordo. È così. Parallelamente, oggettivamente è così, anche per il virus.

Gli incidenti stradali ogni giorno uccidono, feriscono gravemente, mutilano centinaia di persone senza sconti, donne, uomini, bambini e anziani. Eppure continuiamo ad andare ogni giorno in macchina, in moto, in bici, a piedi per strada. La strada è il contagio ma noi dobbiamo e vogliamo vivere. È naturale, è istintuale e allora perché ha preso il sopravvento la narrazione terrorizzante del virus contagioso? Perché ogni giorno l’informazione trasuda di morti e di contagiati. Cosa che non avviene per gli incidenti stradali a parte le gazzette locali che li riportano come fatali incidenti cronachistici che finiranno in un anonimo bilancio di fine anno.

Le epidemie virali hanno sempre colpito ogni giorno senza che nessun organo di informazione abbia declamato quotidianamente i decessi causati dai vari virus che si sono succeduti nel tempo. Le polmoniti virali sono sempre state la causa di centinaia e centinaia di morti all’anno eppure da 14 mesi tutto è cambiato. I contagi vengono contabilizzati al millimetro, i morti passati al microscopio, tutta la nostra vita è diventata un microscopio. Perché? Perché si muore per strada come con la peste o con la lebbra? Di certo no, non si muore per strada. Però si muore in guerra. Attualmente nel mondo si contano più di 80 guerre e le guerre costano tantissimo e fanno guadagnare tantissimo. Complottisti, negazionisti, perbenisti scandalizzati dai complottisti? Niente di tutto questo. Semplicemente ci sono le guerre in corso e questa è una guerra finanziaria che lascia dei morti come tutte le guerre.

1 commento

  1. Mi sembra di leggere tante cose tra queste righe…..resto con il desiderio di approfondire. Sarebbe interessante un confronto con chi conosce da dentro le dinamiche dell’informazione ….semplicemente.

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