L’attore Premio Ubu Lino Musella racconta Eduardo De Filippo

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ph Mario Spada

 

Lui è un autentico talento della scena teatrale, Premio Ubu nel 2019 come migliore attore, tra i più apprezzati della sua generazione. Da almeno una decina di anni Lino Musella si è rivelato anche notevole interprete cinematografico, lavorando per registi quali Paolo Sorrentino, Mario Martone, Pupi Avati, i fratelli D’Innocenzo, mentre in tv lo si è visto nelle serie Gomorra e The Young Pope.

L’attore napoletano arriva al Teatro Petrella di Longiano sabato 18 febbraio con lo spettacolo Tavola tavola, chiodo chiodo.

E’ grande omaggio alla natura e alla forza imperitura del teatro attraverso il ricordo di un grande protagonista della storia del teatro italiano del Novecento: Edoardo De Filippo.

Sulla scena, accompagnato dalle musiche dal vivo di Marco Vidino, Lino Musella dà vita ad un ritratto d’artista costruito attraverso le parole dello stesso Eduardo De Filippo, cui l’attore napoletano dà voce e corpo.

 

ph Mario Spada

 

La drammaturgia, a cui ha collaborato anche il drammaturgo, attore e regista Antonio Piccolo, è tratta infatti da appunti, articoli, interviste, corrispondenze e carteggi, come quelli relativi all’impresa per la ricostruzione e il mantenimento del Teatro San Ferdinando di Napoli, lo storico teatro cittadino ridotto in un cumulo di macerie dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.  Dopo la guerra, Eduardo De Filippo lo acquistò e trasformò nel tempio della drammaturgia napoletana. I documenti sono stati messi a disposizione dal nipote di Eduardo (e figlio di Luca) Tommaso De Filippo, che firma insieme a Lino Musella il progetto di Tavola tavola, chiodo chiodo.

Tavola tavola, chiodo chiodo – spiega Lino Musella – sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide che Eduardo erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico, distrutto dai bombardamenti nel ‘43.  Faccio parte di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro”.

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sabato 18 febbraio, ore 21 – Teatro Petrella, Longiano (FC) – info:  info@ilteatropetrella.it

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