Cinema Fulgor, omaggio a Audrey Hepburn

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Un raffinato tubino nero ad evidenziare le forme, l’eleganza di un lungo bocchino per sigarette, una corta frangetta che sfugge da un’acconciatura a chignon. Un’immagine e un’attrice che hanno fatto la storia. Audrey Hepburn è stata una vera e propria star del cinema hollywoodiano e oggi, a 30 anni dalla sua scomparsa, il cinema Fulgor di Rimini decide di dedicarle il mese di marzo con tre proiezioni in programma il 13, il 19 e il 27 marzo.

Il ciclo di proiezioni si apre con Sabrina, la brillante commedia di Billy Wilder ispirata all’opera teatrale Sabrina Fair di Samuel A. Taylor (13 marzo, ore 21). Uscito nel 1954, il film vede la Hepburn affiancata da un affascinante Humphrey Bogart, all’apice ormai del suo successo, e un William Holden fresco di Oscar. Audrey Hepburn interpreta la giovane e romantica Sabrina, figlia dell’autista di una famiglia di miliardari americani, segretamente innamorata di David, il più giovane tra i figli del padrone. Dopo due anni di vita parigina, Sabrina torna maturata e David se ne innamora perdutamente, trascurando la sua giovane futura sposa. Questo preoccupa Linus, il fratello maggiore, che si finge innamorato di Sabrina per convincerla a tornare a Parigi con lui ed allontanarla così dal fratello. Un film che si è rivelato un vero trionfo di pubblico e di critica, aggiudicandosi ben sei nomination ai premi Oscar 1955 e vincendo la statuetta per i migliori costumi.

Il secondo appuntamento è in realtà dedicato alla vera consacrazione cinematografica di Audrey Hepburn: Vacanze Romane (19 marzo, ore 10.30). Il film di William Wyler è diventato un cult e un’immagine iconografica della capitale italiana: il tour in Vespa della principessa Anna (Hepburn) in compagnia del fascinoso Joe Bradley (Gregory Peck) è rimasto nella storia.  Il film racconta infatti la storia di Anna in visita a Roma per l’ultima parte del suo viaggio diplomatico. Al termine di un lungo incontro in ambasciata, la giovane fugge dal palazzo per addentrarsi nelle vie della Capitale. Viene ritrovata addormentata da un affascinante reporter statunitense, che decide di darle ospitalità per la notte. Scoperta la sua vera identità, il giornalista promette al suo capo un articolo esclusivo, assicurandosi un’intera giornata in compagnia della principessa tra le meraviglie della Città Eterna. È vestendo i panni della principessa Anna che la Hepburn vince l’Oscar nel 1954, ma non è solo una la statuetta vinta quell’anno: Vacanze Romane si aggiudica infatti anche l’Oscar ai Migliori costumi e per il Miglior soggetto a Dalton Trumbo.

Il mese di marzo si chiude con Sciarada di Stanley Donen (27 marzo, ore 21). In questo caso ad affiancare l’affascinante attrice è niente di meno che Cary Grant, in un giallo ricco di colpi di scena. È il 1964 e la Hepburn ha da poco conquistato il cuore del pubblico con la sua Holly di Colazione da Tiffany (1961). In questo caso veste invece i panni di Reggie Lampert, un’americana in attesa di divorzio che abita a Parigi. Venuta a sapere della morte del marito, Reggie scopre alcune verità nascoste sul suo conto: un certo Bartholomew le spiega che Lampert aveva 250.000 dollari, rubati durante la guerra, e che tre suoi complici lo stavano cercando per spartire la somma. Reggie si rivolge allora a Peter Joshuah (Cary Grant), che le promette aiuto.

Tre film per raccontare il talento e il fascino di una grande donna e attrice, tra le poche ad aver vinto un Emmy, un Tony, un Grammy e un Academy Award. La sua carriera cinematografica si conclude nel 1989 con una breve comparsa in Always di Steven Spielberg. Negli ultimi anni infatti il cinema passa in secondo piano per dedicarsi alla filantropia e all’aiuto dei bambini meno fortunati. Una donna di eccezionale talento e grande sensibilità, ambasciatrice ufficiale dell’UNICEF, sempre a fianco dei più deboli, fino alla sua scomparsa nel 1993.