DI STRADA IN STRADA FESTIVAL: “QUI DOVE TUTTO MI SEMBRA INDIMENTICABILE”

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Percorrendo l’Appennino Tosco-Romagnolo si raggiunge un piccolo paese di nome Santa Sofia, nella provincia di Forlì-Cesena, di poco più di 4000 abitanti dove da 32 anni si svolge Di Strada in Strada Festival.

Essendo cresciuta nel paese accanto e mia mamma avendo origini santasofiesi ogni anno fin da piccola andavo a questo Festival che è inizato con alcuni buskers ed è diventato negli anni un evento imperdibile per tutti gli appassionati del teatro di strada. Le anticipazioni del Festival si svolgono nei paesini accanto, a Spinello l’11 agosto e Corniolo il 12 per poi culminare il 13, 14 e 15 agosto nel cuore del paesino romagnolo. Quest’anno inoltre c’è stato un evento straordinario, infatti il barbuto funambolo Andrea Loreni il 22 luglio scorso ha attraversato la maestosa Diga di Ridracoli e durante il Festival ha tenuto sessioni di respiro e meditazione.

Ogni anno lungo l’alveo del fiume vengono collocate delle installazioni, quest’anno delle clessidre luminescenti realizzate da Angelo Toschi, simbolo dell’inzio e della fine di un tempo, un regalo e un segno di positività per un futuro migliore, dopo la devastazione e le ferite della nostra terra colpita da frane e alluvioni.

Come ogni anno tantissimi artisti presenti si sono cimentati nella loro arte, che sia giocoleria, teatro o musica, ci hanno trasmesso passione, sagacia e un’energia positiva pazzesca donandoci ognuno di loro un pezzo del loro cuore che resterà sempre nei nostri ricordi. Per non parlarvi dell’atmosfera che ha regnato in tutto il paese e in ogni via, una grande festa che vorremmo non finisse mai. Persone felici, sorridenti, sbalordite e infatuate dagli spettacoli, bambini divertiti, un paese dal nome Santa Sofia che si trasforma in queste serate in una grandissima famiglia.

Non potevano mancare gli stand e i furgoncini con il cibo e bevande così come il mercatino artigianale, “La Buskerella” semplicemente deliziosa. Un’organizzazione semplicemente perfetta sotto ogni punto di vista grazie agli organizzatori, ai volontari e alla Proloco di Santa Sofia.

Ma ora vi parlo degli spettacoli che sono riuscita a vedere, eh si, perchè ogni spettacolo ha il suo punto e orario d’incontro preciso che puo’ variare in base alle serate e devi districarti bene se vuoi vedere più show possibili.

Da sempre innamorata del fuoco e dell’arte della giocoleria ho assistito allo spettacolo di Al-KymyaPyroetnico, dove come sempre sono rimasta incantata da questa danza di oggetti infuocati. Passiamo poi alla musica dei Kultrún Batucada direttamente da Valencia, che avevo già visto anni fa, ma credetemi il ritmo e le percussioni dei loro tamburi vi trascineranno in una danza sfrenata dove non potrete stare fermi che quasi quasi mi piacerebbe andare con loro in Spagna ad imparare quest’arte incredibile.

Spettacolare anche le perfomance del Circus Unartiq dove la ragazza danzava e faceva acrobazie ad un altezza vertiginosa accompagnata dalla musica e dal sassofono del compagno. Così come anche il Cirque La Compagnie, dove i 4 ragazzi fra burla e scherzi ci hanno mostrato tutta la forza, dedizione e acrobazie teniche provate e riprovate chissà quante volte, spingendosi sempre oltre ai propri limiti. Perchè in fondo sfidare i propri limiti ci offre la consapevolezza di conoscere chi siamo davvero. Con molto piacere inoltre ho rincontrato Davide e Samuele del CMM Didgeriduo, progetto collaterale del Collegio Memento Mori, dove le sonorità del didgeridu, strumento a fiato di origini aborigene australiane ci ha accompangato in un viaggio mistico e onirico. Ho anche rivisto un vero e proprio maestro dell’argilla, Tomasz Gierdal che l’anno scorso mi regalò una statuetta che conservo sopra al comò ed è sempre bello rivedere queste persone, perchè anche se non le conosci da una vita, scambiando chiacchiere e risate, quei brevi momenti passati assieme a loro si trasformano in legami profondi e duraturi che ti insegnano a coltivare sempre le proprie passioni, insistere e continuare a sognare.

Per quanto riguarda l’ambito musicale c’erano davvero tantissimi gruppi di cui ora vi faccio solo qualche nome come ad esempio le Fucksia, tre tipette peperine, che mescolano punk, elettronica e techno. Pazzesche. Ve le straconsiglio! Altro nome che non posso non nominare sono i Soundiders, un collettivo di musicisti della Valle del Savio che ha recuperato e inciso le canzoni inedite di Dido, istronico frontman della storica band Mazapegul. Ogni anno dal 1999 a Bagno di Romagna viene organizzato il Soundido Festival, in memoria del folletto Daniele “Dido” Di Domenico scomparso prematuramente in un incidente stradale il 27 agosto del 1999 a soli 26 anni.

“Ombra, ombra d’ombraaa
Nella penombra, nella penombra
Si stende sulla sera
Si piega sulla sera nera”

E’ giunto il momento di salutarci con i fuochi d’artificio finali, la sera del 15 a mezzanotte. Mezz’ora di bagliori e lampi di luci nel cielo e noi sdraiati sull’erba con il naso all’insù in quel paesino chiamato Santa Sofia, paese degli amori, “qui dove tutto mi sembra indimenticabile”. E lo è davvero.