Mauro Ermanno Giovanardi: fra passato, presente e ricordi al Circolo La Rimbomba

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A Bertinoro, borgo medievale, balcone della Romagna oltre a trovare sempre buon cibo, buon vino e una meravigliosa vista panoramica c’è anche dell’ottima musica e spettacoli, al Circolo Culturale La Rimbomba, piccolissimo circolo, gestito dal brillante Davide Fabbri che organizza delle vere chicche per tutti gli amanti della musica, ma non solo. Ieri sera, venerdì 22 dicembre, che quasi sembrava settembre per le temperature, siamo stati al Circolo per vedere il live di Mauro Ermanno Giovanardi, musicista e cantautore, una delle voci più belle e profonde del panorama italiano, fondatore dei La Crus, band storica, la quale tra l’altro è tornata sulle scene e sta per pubblicare un album di inediti. Sicuramente avere la fortuna di vedere un concerto di questo grande artista a due passi da casa è davvero un gran regalo di Natale. Arriviamo al locale con un pò di anticipo e nel mentre c’era la cena sociale del circolo e chi ha servito il dolce agli ospiti? Ebbene sì proprio Mauro Ermanno Giovanardi in persona e vedere questo grande artista servire ai suoi spettatori la zuppa inglese con estrema umiltà e gentilezza è stato un gesto che mi ha riempito il cuore. Sono le 22 circa e inzia il live. Giovanardi accompagnato dal talentuoso Marco Carusino alla chitarra acustica e ai cori parte con la meravigliosa Nera Signora dei La Crus, per poi passare ad altri pezzi della band; Come ogni volta, Dentro me, Io Confesso. Bellissimo quando ci siamo messi tutti a cantare insieme Il Vino, di Piero Ciampi, stupenda versione reinterpretata dai La Crus diventato un vero e proprio must nella discografia della band. Non sono mancate cover eseguite alla perfezione e con estrema maestria da Giovanardi come Lieve dei Marlene Kuntz, Ho visto Nina Volare, La canzone dell’amore perduto di De Andrè. E quando è arrivato il turno di Bang Bang, sulla mia pelle ho sentito i brividi e l’abbraccio di mio babbo, canzone che mi cantava quando ero piccola e che mi faceva ascoltare nella versione de I Corvi e in quel momento è come se mio babbo fosse stato lì insieme a noi in quella stanza. Altra cover che mi ha lasciata senza parole è stata Femme Fatale dei Velvet Underground, altra band storica che amo. Giovanardi è un artista davvero strepitoso e poliedrico, con una voce che lascia davvero senza parole, un’artista capace di eseguire delle grandi cover reinterpretandole con una nuova veste, con quella passione e sensibilità che pochi artisti sanno fare e credo che questo sia un dono che pochi hanno saputo sfruttare, guardate ad esempio Johnny Cash con Personal Jesus e Hurt o Patti Smith con Smells Like Teen Spirit, queste tutte cover che non possono fare altro che scioglierti e dire Wow. Quello a cui abbiamo assistito ieri sera è stato un live intimo e unico dove Giovanardi ci ha trainato attraverso sia il percorso dei La Crus che di quello suo solista senza tralasciare gli omaggi ai grandi del passato e del presente che sono sempre fra noi, nei nostri ricordi passati e di quelli che verranno, perchè questa è la magia che la musica crea. E vedere tutto questo realizzarsi in un piccolo circolo è quasi un miracolo. Vedere grandi show nei palazzetti stipati da non so quante migliaia o milioni di persone è sicuramente un’esperienza adrenalinica ma sinceramente io preferisco di gran lunga i live come quello di ieri sera dove saremmo stati circa un centinaio di persone, uniti come una grande famiglia dove la musica di questo grande cantautore è riuscita a scaldare i nostri animi e a farci cantare tutti all’unisono e non importa quanti anni hai o quanti anni abbiano le canzoni stesse, “è una questione di qualità” citando i CCCP e simbolo di universalità che ci appartiene. Grazie a Mauro Ermanno Giovanardi, a Marco Carusino, alla nipote speciale salita sul palco che ha accompagnato Mauro in due brani, al grandioso e ospitale gestore Davide Fabbri, a tutti gli organizzatori, a chi c’era e a chi ci sarà.